Il lago di nemi
Visitare il lago dei due comuni – Nemi e Genzano di Roma
Scendere da Genzano e passeggiare lungo le sponde del lago di Nemi, in un gioco di luci e suoni del parco regionale dei Castelli Romani è un'esperienza unica. Si tratta di un lago vulcanico dalle caratteristiche simili a quelle del lago Albano, rispetto al quale è notevolmente più piccolo. Dal punto di vista geologico, fa parte della zona detta complesso vulcanico dei Colli Albani (oppure del Vulcano Laziale [1]). Secondo il rapporto di Goletta dei Laghi del 2009, il lago risulta balneabile per la sua interezza ad eccezione della zona antistante il Museo delle Navi, offre risotro a molte specie di volatili e a quei turisti desiderosi di rinfrescarsi nelle calde giornate estive. Suggestivi anche i colori autunnali, quando la cittadella medievale di Genzano si specchia sulle acuqe incantate dell'antico lago. Il lago era un apprezzato luogo di divertimenti e villeggiatura degli antichi romani. Tra l'altro, nelle vicinanze erano situati un bosco e un luogo di culto dedicati alla dea Diana; "Nemi" infatti prende il nome (e lo attribuisce anche al paese che sorge sopra di esso) dal Nemus Dianae, bosco sacro dedicato alla dea; L'emissario, anch'esso di epoca romana, nel suo tratto sotterraneo è lungo 1650 metri, passa sotto Genzano attraversando il recinto craterico del Vulcano Laziale e si riversa incanalato nella Valle Ariccia. L'importanza storica di questo luogo è confermata dalla ricchezza archeologica. Il lago di Nemi è l'unico lago italiano in cui vive il pesce re, specie sudamericana introdotta per favorire la pesca[1]. I sentieri partono:
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